Microformati: Guida Completa per SEO e Struttura Dati nel Web Semantico
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I microformati (o microformats) sono un insieme di specifiche HTML leggere progettate per fornire significato semantico ai contenuti web. Grazie a essi, motori di ricerca come Google, Bing e Yandex possono comprendere meglio il contenuto di una pagina, migliorando l’indicizzazione e l’esperienza utente tramite i cosiddetti rich snippet.
Che cosa sono i microformati?
I microformati sono attributi e classi HTML standardizzate, introdotti per rendere leggibili dai software i dati all’interno di pagine web senza bisogno di nuovi linguaggi. Il concetto nasce dal desiderio di trasformare il web da semplice contenitore di dati visivi a un vero e proprio web semantico.
Esempio semplice di microformato
<div class="vcard">
<span class="fn">Mario Rossi</span>
<span class="org">Studio Rossi</span>
<a class="email" href="mailto:mario@rossi.it">mario@rossi.it</a>
</div>
Perché usare i microformati nel SEO?
- Migliorano la comprensione dei contenuti da parte dei motori di ricerca.
- Aumentano la visibilità nella SERP con i rich snippet.
- Offrono dati strutturati senza JavaScript o JSON-LD.
- Facilitano la portabilità dei dati (es. contatti, eventi, recensioni).
Microformati vs Schema.org
Sebbene i microformati siano stati pionieri nei dati strutturati, oggi Google e la maggior parte dei motori preferiscono l’uso di schema.org, attraverso JSON-LD o RDFa. Tuttavia, i microformati restano importanti in contesti leggeri o legacy dove JSON-LD non è disponibile.
Confronto pratico
Ecco lo stesso dato (una recensione) espresso con:
1. Microformato
<div class="hreview">
<span class="item">Prodotto A</span>
<span class="rating">4</span>/5
<span class="reviewer">Luca</span>
</div>
2. Schema.org in JSON-LD
{
"@context": "https://schema.org",
"@type": "Review",
"itemReviewed": {
"@type": "Product",
"name": "Prodotto A"
},
"reviewRating": {
"@type": "Rating",
"ratingValue": "4",
"bestRating": "5"
},
"author": {
"@type": "Person",
"name": "Luca"
}
}
Quando usare ancora i microformati?
Nonostante la prevalenza di JSON-LD, i microformati sono ancora utili:
- In siti HTML statici senza JavaScript.
- In template legacy WordPress o CMS personalizzati.
- In email HTML (es. promozioni con indirizzi o eventi).
- Per compatibilità con vecchi parser semantici.
I principali microformati: vCard, hCard, hCalendar, hReview
Vediamone alcuni con esempi:
vCard/hCard
Per rappresentare una persona o un’organizzazione:
<div class="vcard">
<span class="fn">Luigi Bianchi</span>
<span class="org">Bianchi Design</span>
<span class="tel">+39 320 1234567</span>
</div>
hCalendar
Per eventi:
<div class="vevent">
<span class="summary">Concerto Rock</span>
<time class="dtstart" datetime="2025-08-10T21:00">10 Agosto 2025</time>
<span class="location">Stadio Centrale, Milano</span>
</div>
Supporto nei motori di ricerca
Google supporta ancora i microformati, anche se privilegia schema.org. Altri motori come Bing e Yandex li interpretano correttamente se ben strutturati. Per testare i microformati si può usare:
- Google Rich Results Test
- W3C Validator
- Google Structured Data Tool (obsoleto ma utile)
Microformati per e-commerce e recensioni
Recensioni, prezzi, disponibilità sono campi chiave nei microformati. Anche se JSON-LD è lo standard oggi, alcuni CMS li integrano automaticamente in HTML (es. WooCommerce con hProduct o hReview).
Microformati e accessibilità
Essendo semantici, i microformati aiutano anche gli screen reader, migliorando l’accessibilità per utenti con disabilità visive o cognitive.
Critiche e limiti
- Limitati rispetto a JSON-LD in termini di estensibilità.
- Più difficili da mantenere in HTML complessi.
- Non sempre documentati nei nuovi formati dati (es. prodotti finanziari).
Conclusioni
I microformati rappresentano una soluzione leggera, compatibile e storicamente fondamentale nello sviluppo del web semantico. Sebbene oggi JSON-LD sia preferito da Google e altri motori, i microformati restano una tecnologia utile per progetti statici, legacy o in ambiti specifici. Usarli correttamente migliora la leggibilità del contenuto, aumenta la visibilità nella SERP e aiuta a comunicare meglio i dati alle macchine.